Gli Emirati Arabi Uniti e i cambiamenti climatici

Il tema dei cambiamenti climatici è ormai al centro delle agende governative di mezzo mondo, in questo frangente gli Emirati Arabi Uniti, che da tempo sono impegnati in questo campo, hanno rinnovato il loro impegno nella ricerca di soluzioni innovative per ridurre al minimo gli impatti dei cambiamenti climatici e salvare il pianeta. Seguendo questa linea il governo ha annunciato iniziative di vasta portata durante la settimana della sostenibilità di Abu Dhabi, recentemente conclusa, che comprendeva l’Assemblea generale di Irena, il Forum mondiale dell’energia dell’Atlantico, il vertice sulla sostenibilità futura, il vertice mondiale sull’energia futura e il premio Zayed per la sostenibilità.

Sultan Al Jaber, ministro di Stato e CEO del gruppo Adnoc, ha fatto delle dichiarazioni che stabiliscono lo stato dell’arte e fissano gli obiettivi per il prossimo decennio. Il paese del Golfo ha aumentato il portafoglio di energie rinnovabili di oltre il 400% negli ultimi 10 anni ed è sulla buona strada per raddoppiarlo nuovamente nei prossimi 10. Ricordando l’imminente apertura della prima centrale nucleare nel paese, il ministro ha affermato che quest’anno gli Emirati Arabi Uniti diventeranno il primo paese della regione a fornire energia nucleare sicura, commerciale e pacifica.

L’annuncio di Al Jaber è arrivato il giorno dopo le dichiarazioni del direttore generale di Irena, l’italiano Francesco La Camera, sulla necessità di raddoppiare la quota di energie rinnovabili nel mondo. La Camera auspica investimenti per $ 737 miliardi entro il 2030 per la trasformazione globale dell’energia.

Gli Emirati sono in prima linea sulla scia di queste nuove esigenze ambientali e di mercato, infatti, il Fondo per lo sviluppo di Abu Dhabi (ADFD) guidato da Mohammed Saif Al Suwaidi, ha stanziato 105 milioni di dollari per progetti di energia rinnovabile in otto paesi. Dal suo lancio nel 2014, il Fondo ha approvato $ 350 milioni per 32 progetti che hanno avuto un impatto su 26 paesi.

Il successo dei progetti, secondo i responsabili è legato alla partecipazione giovanile, è infatti necessario coinvolgere i giovani, potenziare le loro competenze per incanalarli nel settore della sostenibilità, che diventerà un settore trainante nel prossimo futuro. Si prevede che attraverso la piattaforma di sostenibilità chiamata Youth 4 saranno formati circa 50.000 giovani in tutto il mondo entro il 2030. Il governo degli Emirati Arabi Uniti attribuisce grande importanza al ruolo e all’empowerment dei giovani, che hanno la responsabilità di garantire il benessere del nostro futuro.

Un benessere che deve essere condiviso tra tutti, per raggiungere questo obiettivo il del Ministero per i cambiamenti climatici e l’ambiente, Abu Dhabi Global Market, l’Agenzia per l’ambiente – Abu Dhabi e Hub71hanno organizzato un’iniziativa che ha come focus il clima. In particolare si proporranno e condivideranno ricerche e progetti dedicati alla difesa del clima con riferimento alle fonti d’acqua, un tema molto sentito in un paese che ha scarse risorse di questo genere.

Con importanti investimenti, accordi, partnership con entità locali e internazionali gli Emirati Arabi Uniti stanno facendo da apripista per altri paesi che seguiranno il loro esempio nei prossimi mesi.

Emanuela Locci

Fonte: https://www.groi.eu/lTrRU