In Afghanistan sempre più terrorismo. Presto potrebbe non limitarsi alle aree di conflitto

 




9/09/2022


Nelle ultime settimane si verificano sempre più spesso nuovi attacchi terroristici, soprattutto in Afghanistan, dove vengono condotti frequenti attacchi contro obiettivi locali e recentemente per lo più russi. L’ultimo attacco è avvenuto contro un’affollata moschea durante le preghiere, provocando la morte di oltre 20 persone. Oltre questo tipo di attacco, un nuovo stile di attentati suicidi è stato utilizzato per prendere di mira l’area vicino all’ingresso dell’ambasciata russa a Kabul provocando la morte di due dipendenti dell’ambasciata.

È estremamente importante osservare ciò che sta accadendo in Afghanistan inquadrandolo come parte dell’ampia scena delle tendenze terroristiche globali, poiché ciò potrebbe indicare il modo in cui queste tendenze terroristiche potrebbero espandersi. Tuttavia questa propensione è attualmente vista come una lotta interna tra gruppi per minare il pieno controllo del paese da parte degli stessi talebani. Semplicemente in questo momento in cui i talebani hanno il controllo del potere – e questo potrebbe rappresentare un elemento di mutamento nelle sue relazioni con i suoi vecchi alleati, in particolare la rete Haqqani – si potrebbe creare una situazione che dia la possibilità a un nuovo protagonista emergente in Afghanistan come IS-K di apparire e condurre operazioni che diano al gruppo una sorta di potere e attenzione mediatica, anche internazionale. Questo scenario potrebbe presentarsi se i gruppi continuano a condurre operazioni che minano la sicurezza dell’Afghanistan e prendono di mira obiettivi stranieri presenti nel Paese, mettendo a rischio l’autorità dei talebani e cambiando la situazione complessiva dentro e intorno all’Afghanistan.

Da un altro lato, in una prima fase, questo potrebbe cambiare il modo in cui i paesi stanno attualmente affrontando i talebani e potrebbe suonare l’allarme della necessità di prepararsi ad affrontare nuove ondate di terrorismo che si spostano dall’Afghanistan ai paesi vicini. Su un altro fronte, la prima apparizione significativa di al-Qaeda dopo l’annuncio della morte di Ayman Al Zawaihri si è verificata in Yemen, dove combattenti di al-Qaeda hanno ucciso almeno 20 combattentiallineati con i separatisti meridionali dello Yemen in un attacco nella provincia di Abyan.

La dinamica di entrambe le attività in Afghanistan, dove il vecchio stile di attentato suicida è quello utilizzato dai gruppi terroristici per lo più IS-K in Yemen, al-Qaeda ha preferito fare la sua comparsa attraverso un assalto militare utilizzando razzi e granate, applicando la tattica dell’imboscata, che mostra l’intenzione del gruppo di impegnarsi negli attuali combattimenti in Yemen scegliendo di attaccare in questo modo il gruppo separatista meridionale.


C’è sicuramente un nuovo desiderio tra i vecchi gruppi terroristici di riapparire sulla scena e impegnarsi più attivamente nei conflitti. Questo vale anche con la tattica usata finora dall’Is in Siria e Iraq. La crescente competizione tra i gruppi terroristici potrebbe portare a una nuova fase di violenza e conflitti, soprattutto perché hanno già ampie reti e presenza in questi luoghi di conflitto. Pertanto, in questa fase, il rischio di un effetto valanga rotante è elevato, poiché l’efficienza di queste operazioni potrebbe indicare che il numero di operazioni potrebbe aumentare ed espandersi. Dall’Afghanistan al Pakistan fino al Medio Oriente, soprattutto nei luoghi di aperto conflitto. In questa fase il terrorista sta riapparendo e le tattiche dei gruppi potrebbero presto non limitarsi alle aree di conflitto o agli assalti militari, ma potrebbe anche cercare di dichiarare il suo ritorno concentrandosi su operazioni che potrebbero avere un più ampio impatto mediatico.


9/09/2022

Dr. Amer Al Sabaileh